Perché aumentano i prezzi di luce e gas

Perché aumentano i prezzi di luce e gas

Aumenti sulle Bollette della Luce e del Gas ecco da cosa dipendono

Da qualche mese stiamo assistendo ad un costante aumento dei prezzi della luce e del gas. La fine della fase acuta della pandemia, con la relativa ripresa dei consumi e quindi della produzione, ha determinato un’impennata nella domanda di energia e di conseguenza un generale incremento dei costi delle materie prime e quindi anche del petrolio.

Anche le previsioni per i prossimi mesi non sono certo rosee, anzi i maggiori rincari potrebbero esserci proprio all’inizio del 2022. Ma cosa sta succedendo esattamente? E perché ci ritroviamo con bollette nettamente più care rispetto agli anni precedenti?

 

I costi delle materie prime 

Per comprendere l’aumento dei prezzi in bolletta è necessario andare alla base del problema. Ad oggi, si stima che i combustibili provenienti da fonti non rinnovabili, provvedano a circa l’80% del fabbisogno mondiale. Se questi combustibili vengono prodotti in minore quantità, oppure se la domanda aumenta perché la produzione mondiale è ripartita, i prezzi salgono.  Ed è proprio quello che sta accadendo. L’incremento quindi dei costi delle materie prime ed in particolare, per quello che ci riguarda, del petrolio, dipende da due fattori distinti.

 

Il primo costo riguarda la loro natura

Le materie non sono risorse infinite e non si può incrementare la produzione in poco tempo, per cui la scarsità di questi beni, unitamente all’incremento repentino della domanda, sopra analizzato, è sicuramente la causa principale dei rincari di cui siamo testimoni in questo periodo.

 

Non solo. Questi combustibili non sono presenti solo in alcune regioni della terra, considerate strategicamente importanti, che possono determinare disponibilità e prezzi. Questo ci porta al secondo motivo per cui i prezzi delle materie prime sono in netto aumento, quello geopolitico. Nello scenario mondiale, uno dei principali protagonisti nel mondo dell’energia è la Russia e la sua decisione di limitare le forniture europee e aumentare quelle destinate alla Cina, ha avuto un notevole impatto sulla crescita dei prezzi.

 

I costi delle emissioni 

A questo scenario di incertezza, si aggiungono anche gli aumenti dei costi dei permessi per l’emissione della CO2. Mentre dal punto di vista geopolitico ci si può aspettare che i prezzi si stabilizzino nel medio termine, quelli legati alle emissioni sono invece destinati a crescere. Ed è un effetto voluto.

L’Emissions Trading System è una sorta di tassa, che ha il compito di disincentivare il consumo di combustibili fossili ed energia proveniente da fonti non rinnovabili, principali responsabili delle emissioni di gas serra che inquinano il pianeta.
E’ una strategia messa in atto dall’unione Europea per diminuire i consumi e incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili ed energia pulita. Il costo è stimato in 50 € per tonnellata di CO2 prodotta ed è un costo che incide per circa il 20 per cento degli aumenti in bolletta.

 

Le misure adottate contro l’aumento dei prezzi 

Alla luce di questa situazione, il Governo italiano è già intervenuto, ed è pronto a intervenire ancora, per limitare i rincari su Luce e Gas. Ma questo purtroppo non eviterà completamente gli aumenti, perchè al massimo potrà contenerne o ridurne gli effetti. Questo anche perché il fabbisogno energetico del nostro paese è strettamente legato all’importanzione del gas naturale, il cui prezzo, soprattutto nei mesi invernali, è destinato ad aumentare.

Il consumatore può comunque fare tanto per contenere e controllare le spese. A partire dalla scelta del fornitore.

Chi sceglie Eneide sa che può contare, oltre che su tariffe competitive, anche su un Servizio Clienti presente e attivo, grazie alla presenza di sportelli sul territorio, in cui potersi affidare ai migliori esperti del settore.

 

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