Allacciamento di un nuovo del contatore gas metano: le procedure e i costi per l’attivazione
Acquistare una casa nuova è quasi sempre una bellissima esperienza. Fatta però, a volte, anche di corse ad ostacoli e di casistiche che non avremmo pensato di dover affrontare. Una di queste è sicuramente quella legata all’impianto del gas. Di solito, infatti, siamo abituati a trovarci in abitazioni già corredate di tutto. Ci consegnano le chiavi, sistemiamo i nostri bei mobili e siamo pronti a prepararci un piatto di spaghetti fumanti per la cena di inaugurazione, preceduta da una bella doccia bollente.
La situazione è un po’ più complessa quando, ad esempio, la casa è costruita da zero. Per poter avere e utilizzare il gas è necessario procedere dall’inizio. E vi assicuriamo che la maggior parte delle volte, intorno a questo argomento, vige la più totale confusione e disinformazione.
Differenze tra Allaccio e Prima Attivazione
Partiamo dal primo punto, che spesso non viene compreso. Allaccio e prima attivazione, questi sono i termini, sono due cose totalmente distinte. Se, infatti, il contatore è già presente, allora vi trovate di fronte alla necessità di richiedere una prima attivazione. In caso contrario, invece, avete bisogno di un nuovo allaccio.
Come si richiede l’Allaccio del Gas Metano
Facciamo una veloce carrellata su quelle che sono le procedure da seguire per ottenere un nuovo allaccio alla rete del gas. Per prima cosa va infatti contattato il fornitore che preferite, come ad esempio, noi di Eneide, che comunicherà per vostro conto con la società di distribuzione della vostra zona. Oppure potete iniziare voi stessi le pratiche con il distributore, qualora non abbiate l’esigenza immediata di attivare il contatore.
I dati che si serviranno in questo frangente sono i seguenti:
- i vostri dati anagrafici
- l’uso per cui state chiedendo l’allaccio (cottura, produzione di acqua calda, riscaldamento)
- i dati catastali e l’indirizzo dell’immobile
Una volta consegnata la documentazione, verrete contattati dalla società di distribuzione, che vi fisserà un appuntamento per il sopralluogo. Questo sopralluogo ha il fine di verificare se nel vostro immobile è necessario un lavoro semplice o complesso. I tempi di risposta per il preventivo, che sono dettati dalla normativa di riferimento, variano da 15 a 60 giorni.
Prima di accettarlo, assicuratevi che su di esso siano presenti tutti i dati richiesti dalla legge che identificano la vostra richiesta. A quel punto, una volta accettato e pagato da parte vostra il preventivo, dovrete attendere un periodo tra i 10 e i 60 giorni lavorativi per l’accettazione dello stesso. Le tempistiche sono valutate in base alla complessità del lavoro da svolgere. Anche i costi non sono prevedibili, in quanto sono diversi a seconda delle zone in cui si trova l’immobile e in ogni caso dobbiamo considerare anche l’ipotesi che il distributore può negare l’allaccio, nel caso in cui non sia conveniente da un punto di vista economico o non sia possibile tecnicamente.
Come richiedere l’attivazione del nuovo contatore
Abbiamo concluso la procedura dell’allaccio e il nostro contatore è sistemato nella nostra nuova casa. Ora, per poterlo utilizzare è arrivato il momento di attivarlo.
La richiesta di attivazione
Una volta che l’allaccio è stato eseguito si può procedere con la richiesta di attivazione del contatore. Cosa serve?
- i vostri dati anagrafici
- l’indirizzo dove andrà attivata l’utenza
- il numero di PDR, che identifica il codice del punto di riconsegna del gas e che vi avrà fornito il distributore al momento dell’allaccio o che troverete sul contatore
- la categoria d’uso ( cottura , produzione di acqua calda, riscaldamento)
- tipo di utenza, se domestica o meno
- i dati catastali dell’immobile
- il titolo di proprietà sull’immobile stesso
- le attestazioni riguardanti la regolarità urbanistica, che può essere ricavata da un titolo abilitativo, come ad esempio può essere la denuncia di inizio attività (DIA), il permesso di costruire o un certificato che attesti che la costruzione sia avvenuta prima del 30 gennaio 1977.
Fate estremamente attenzione a conservare il numero di PDR, in quanto senza procedere con l’attivazione diventerà un vero e proprio incubo. Tutta questa documentazione serve per tutelare la sicurezza degli immobili e anche il diritto stesso di proprietà o di utilizzo.
L’accertamento
Esiste una normativa, la delibera n. 40/2014 dell’Autorità ARERA, che regola tutte le nuove attivazioni. Secondo questo testo, tutti i contatori del gas di nuovo impianto (compresi quelli, quindi, che hanno subito delle modifiche nel tempo) vanno verificati ancora una volta dalla società di distribuzione competente per la vostra zona. Tale accertamento, questo è il suo nome tecnico, avviene a seguito dell’invio del richiedente di tutta una documentazione, obbligatoria per dare il via al processo. Si tratta di moduli che vi verranno recapitati dalla società fornitrice di gas metano e che dovrete restituire debitamente compilati e firmati. Ovvero:
- l’allegato H, che conferma la richiesta di attivazione del contatore
- l’allegato I, che attesta la corretta esecuzione dell’impianto e che deve essere compilato da un tecnico certificato e abilitato
Questa procedura di accertamento dell’impianto di gas metano è necessaria quando si tratta di un impianto di un’utenza nuova oppure quando è presente una riattivazione del contatore, a seguito di un distacco o di una modifica per lavori di manutenzione o di ampliamento dell’immobile.
Una volta che la società distributrice avrà esaminato la documentazione pervenuta, potrà accettarla o meno. Solo in caso di esito negativo dovrete ripetere la richiesta.
La procedura che abbiamo esposto è abbastanza lunga e articolata. Per questo motivo il nostro consiglio è quello di considerare i tempi giusti, facendo le cose con largo anticipo.
Contattateci Subito per avere maggiori informazioni e per richiedere l’attivazione del contatore.
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